Dal 1° Gennaio 2020 per tutte le radio e autoradio (esclusi i veicoli commerciali) in vendita in Italia è obbligatorio avere in dotazione un sintonizzatore digitale che permetta di ricevere, oltre all’IP, anche il segnale DAB+ (Digital Audio Broadcasting di seconda generazione). Già dal 1 giugno 2019 sul territorio italiano non potevano essere distribuiti ai rivenditori apparecchi dotati di solo sintonizzatore analogico (FM).
Tale obbligo è stato introdotto dalla Legge 205 del 27/12/2017 (legge di bilancio 2018, art. 1 c. 1044), come successivamente modificata in una disposizione inserita a margine nel cosiddetto “decreto sblocca cantieri” (DL 32/2019 in seguito convertito in L.55/2019). Le disposizioni anticipano sul territorio italiano quanto predisposto nel Codice di Comunicazione Elettroniche Europeo – come rivisto (tecnicamente si tratta di rifusione di diversi atti normativi) con direttiva (UE) 2018/1972 dell’11 dicembre 2018 – varato nella scorsa consiliatura europea, entrato in vigore il 20 dicembre scorso. Nell’art. 113 e nell’allegato XI (comma 3) si prevede che i ricevitori radio domestici, portatili e autoradio in vendita debbano essere dotati del doppio sistema di ricezione della radio analogica FM e digitale terrestre DAB+ a partire dal 21 dicembre 2020.
Legge 205 del 27/12/2017 (legge di bilancio 2018), art. 1 c. 10441044 . Al fine di favorire l’innovazione tecnologica, a decorrere dal 1º giugno 2019 gli apparecchi atti alla ricezione della radiodiffusione sonora venduti dalle aziende produttrici ai distributori di apparecchiature elettroniche al dettaglio sul territorio nazionale integrano almeno un’interfaccia che consenta all’utente di ricevere i servizi della radio digitale. Per le medesime finalita’, a decorrere dal 1º gennaio 2020 gli apparecchi atti alla ricezione della radiodiffusione sonora venduti ai consumatori nel territorio nazionale integrano almeno un’interfaccia che consenta all’utente di ricevere i servizi della radio digitale. |
L. 55 del 14 giugno 2019 che ha convertito in legge il D.L. n. 32/2019 recante |